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Esempio 7: provato! Prova EMC

La "compatibilità elettromagnetica" dei cavi chainflex®

Il tema della "compatibilità elettromagnetica (EMC)" sta diventando estremamente importante. Per un motivo: l'aumento dell'interferenza dei campi magnetici nelle lunghe distanze causata in particolare dalle telecomunicazioni via modem e dalla tecnologia di comunicazione, così come a livello locale a causa della tecnologia energetica.

D'altro lato, anche i requisiti per la trasmissione dei dati sono più esigenti. I segnali stanno diventando più suscettibili alle interferenze e più diversi i fattori che influenzano l'ambiente elettromagnetico. Questo può risultare particolarmente problematico per l'accoppiamento tra cavi che sono posati parallelamente su una certa distanza. Si tratta di un caso particolarmente frequente nelle catene portacavi. Un cavo a corrente forte con interferenza produce un campo elettromagnetico di interferenza che, a sua volta, agisce su un altro cavo, generalmente un cavo del segnale, e causa una interferenza dovuta al cavo.

Quindi, già moltissimi anni fa abbiamo lanciato cavi elettrici con cavi in fibra ottica realizzati in vetro che sono anche in grado di sopportare sollecitazioni meccaniche in Catene portacavi. Anche i cavi chainflex® con conduttori in rame tradizionali sono stati provati per verificarne la compatibilità elettromagnetica in un vasto programma di prove orientate all'applicazione.

Un motore asincrono, per esempio, era stato collegato a un convertitore di frequenza tramite un cavo di alta corrente (chainflex® CF30) non schermato. Questo convertitore di frequenza con modulazione dell''ampiezza dell'impulso ha generato nuove quote spettrali che non sono mai esistite prima in reti primarie o secondarie. In parallelo con questa corrente pesante, i cavi chainflex® erano anche disponibili per la trasmissione del segnale digitale nelle Catene portacavi. Si possono raggiungere risultati particolarmente buoni con il cavo chainflex® CF12 che era stato specificatamente disegnato nel rispetto dell'EMC. Questo cavo è dotato di conduttori intrecciati a coppia, e le coppie sono provviste di una schermatura in rame oltre a una schermatura totale realizzata in acciaio intrecciato supplementare. Così facendo è possibile prevenire le interferenze in una vasta gamma di frequenze.

È stato provato anche l'accoppiamento capacitivo, così come quello induttivo. Per quanto riguarda le condizioni di prova selezionate, è stato definito che, anche quando i cavi energetici e i cavi del segnale si toccano su una distanza più lunga, è possibile trasmettere i dati senza errori se si utilizza un cavo schermato chainflex® e se questa schermatura è dotata di messa a terra su entrambi i lati.

Inoltre sono state condotte prove in conformità con gli standard di compatibilità elettromagnetica esistenti. Questi standard forniscono una base generale per determinare il comportamento d'esercizio degli apparecchi elettrici che sono ripetutamente esposti all'interferenza elettrica. Non erano stati introdotti in modo specifico per i cavi. Sono state condotte in particolare prove con il "generatore di rottura". Qui segnali di interferenza transitoria veloci sono generati in gruppi di impulsi che simulato i processi di switching in particolare. Tali processi si verificano per esempio durante l'interruzione di carichi induttivi oppure durante il rimbalzo dei contatti di relé. Anche in questo caso i cavi chainflex® schermati hanno dimostrato la loro affidabilità.


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